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  • valerianimarco

"I Girasoli", il mio primo romanzo

Lo ammetto. L'emozione è stata grande. Specie quando dal pacco color miele ho estratto la copia-pilota del mio primo romanzo. Il progetto, a dire la verità, era in preparazione già da un po'. Ma vuoi il tempo, vuoi gli impegni di lavoro, alla fine si rimandava sempre. Le giornate della pandemia, quelle del primo e famigerato lockdown, non sono trascorse invano. Seduto alla scrivania, con la mente più pesante e ingombra del solito, la scrittura è stata una piacevole e corroborante compagnia. A un traguardo del genere, per il sottoscritto lo è davvero, ci si arriva per gradi. Salendo una scala a chiocciola, inerpicandosi con uno zaino pieno di ricordi aggrappato alle spalle. È bastato lasciarsi andare, non trattenersi. Le memorie, specie quelle più minute delle vacanze in Veneto, hanno via via preso forma e sostanza. Riportandomi alle trincee della Grande Guerra, ai sentieri sulla Marmolada, al minuscolo museo di Bassano del Grappa: ancora lì e sempre a lato del tristemente famoso ponte sul Brenta. Poi, la ricerca. La scoperta dei documenti nell'Archivio del Comune di San Clemente; le storie dei contadini-soldati mandati "alla fronte a macellarsi a vicenda". Decine e decine di pagine strappate all'usura degli anni; ordinate nella loro tragica sequenza; impregnate dal dolore e dalle suppliche delle famiglie. In quei diari improvvisati, a volte brutalmente interrotti dagli annunci di morte "presso il nemico" o per "granata" o per "fatto di guerra", la scintilla del racconto mi è rimbalzata tra le mani. Per divenire così "I Girasoli".


Voglio ringraziare pubblicamente alcune persone: la Sindaca di San Clemente, Mirna Cecchini, l'Assessora alla Cultura, Stefania Tordi, gli Assessori Fabio D'Erasmo, Christian D'Andrea e Mariano Guiducci per avermi concesso l'opportunità di consultare l'Archivio Storico del Comune e da qui recuperare alcuni documenti fondamentali alla stesura del romanzo. Ringrazio poi L'Infernale Edizioni di Genova e il mio editore Ferdinando de Martino - senza il quale il romanzo sarebbe rimasto nel cassetto -; l'amico e scrittore Michele Marziani (per i preziosi consigli pre e post-scrittura); gli amici che mi hanno sopportato...


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